IL RETTORE
  Visto  lo statuto dell'Universita' degli studi di Genova, approvato
con regio decreto 7 ottobre 1926, n. 2054, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto  il  testo  unico  delle  leggi   sull'istruzione   superiore
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto  il  regio  decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito
nella legge 2 gennaio 1936, n. 73;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382;
  Visto  il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.
162;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto ministeriale del 24 febbraio 1993;
  Visto la proposta di modifica dello statuto formulata dal consiglio
della facolta' di architettura in data 28  giugno  1993,  dal  senato
accademico  in  data 2 luglio 1993 e dal consiglio di amministrazione
in data 13 luglio 1993;
  Riconosciuta  la  particolare  necessita'  di  approvare  la  nuova
modifica  proposta,  in deroga al termine triennale di cui all'ultimo
comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933,  n.  1592,  per  i
motivi   esposti   nelle  deliberazioni  degli  organi  accademici  e
convalidati dal Consiglio nazionale universitario nel suo parere;
  Visto il parere  espresso  dal  Consiglio  universitario  nazionale
nell'adunanza del 7 ottobre 1993;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  di Genova, approvato e
modificato con i decreti indicati nelle  premesse,  e'  ulteriormente
modificato come appresso:
                           Articolo unico
  Gli  articoli dal 109 al 121 relativi alla facolta' di architettura
sono soppressi e sostituiti come segue con il conseguente scorrimento
della numerazione degli articoli successivi:
  Art.  109  (La  facolta'  di  architettura).  -  La   facolta'   di
architettura  promuove  e  sviluppa  la  didattica,  gli  studi  e le
ricerche sull'architettura con finalita' volte alla conoscen za, alla
progettazione,  alla  costruzione  e  alla   gestione   dell'ambiente
storico,  antropizzato  e  naturale.  Ai  sensi  della  tabella  XXX,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 153  del  2  luglio  1993,  la
facolta' di architettura si articola nei seguenti corsi di laurea:
    a) corso di laurea in architettura;
    b) corso di laurea in disegno industriale.
  Il  presente  statuto  concerne  soltanto  il  corso  di  laurea in
architettura.
  Art. 110 (II corso di laurea in architettura). - Nella facolta'  di
architettura   e'   attivato   per   legge  il  corso  di  laurea  in
architettura, alla fine del quale la facolta' rilascia il  titolo  di
dottore in architettura.
  Art.   111   (Accesso  al  corso  di  laurea  in  architettura).  -
Costituiscono titoli di ammissione al corso di laurea in architettura
quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge.
  Il numero degli iscritti per il primo anno del corso di  laurea  in
architettura  viene  stabilito  annualmente  dal senato accademico su
proposta della facolta', motivata sulla base delle strutture e  delle
risorse  disponibili,  delle previsioni del mercato del lavoro, degli
standard europei e secondo i criteri generali fissati  dal  Ministero
dell'universita'  e  della ricerca scientifica e tecnologica ai sensi
dell'art. 9, comma 4,  della  legge  n.  341/1990,  tenendo  altresi'
conto,  in  applicazione  dell'art.  9,  comma  a),  della  legge  n.
341/1990, di quanto stabilito dalla direttiva  CEE  n.  85/384  sulla
formazione per lo svolgimento delle attivita' esercitate abitualmente
con   il  titolo  professionale  di  architetto  e  dalla  successiva
raccomandazione del comitato consultivo CEE  n.  3  del  13-14  marzo
1990.
  Il  consiglio  di  facolta'  stabilisce i criteri e le modalita' di
valutazione per l'ammissione dei candidati.
  Art. 112 (Durata degli studi). - La durata del corso di  laurea  in
architettura  e'  fissata  in  cinque anni, per un monte di 4500 ore,
articolate in tre cicli, per un totale di 32 annualita'.
  Ciascun anno di corso e' suddiviso in periodi didattivi in modo  da
comprendere almeno 28 settimane di attivita' didattica.
  Le  modalita'  di  organizzazione dell'attivita' didattica e la sua
distribuzione nel corso dell'anno saranno oggetto  specifico  di  una
delibera annuale del consiglio di facolta'.
  Art.  113  (Aree disciplinari e ripartizione del monte ore-base). -
Gli insegnamenti propri  del  corso  di  laurea  in  architettura  si
articolano  ai  fini  esclusivi  dell'organizzazione  didattica nelle
seguenti   aree   disciplinari,   cui   debbono   essere   attribuite
obbligatoriamente 3240 ore cosi' suddivise:
 
_____________________________________________________________________
Area |   Titolazione aree           |     Ripartizione   |
     |    disciplinari              |    del monte ore   |
     |                              |      nei cicli     |
     |                              |      didattici     | Totale ore
     |                              |____________________|___________
     |                              |   I  |  II  |  III |
_____|______________________________|______|______|______|___________
I    Progettazione architettonica
      e urbana                         300    300     -        600
II   Discipline storiche per
      l'architettura                   240    120     -        360
III  Teoria e tecniche per il
      restauro architettonico           -     180     -        180
IV   Analisi e progettazione
      strutturale dell'architettura    120    240     -        360
V    Discipline tecnologiche per
      l'architettura                   240    120     -        360
VI   Discipline fisico-tecniche e
      impiantistiche per
      l'architettura                    60    120     -        180
VII  Discipline estimative per
      l'architettura e l'urbanistica    -     120     -        120
VIII Progettazione urbanistica e
      pianificazione territoriale      120    180     -        300
IX   Discipline sociali, economiche
      e giuridiche per l'architettura
      e l'urbanistica                   60    120     -        180
X    Scienze matematiche per
      l'architettura                   240     -      -        240
XI   Rappresentazione dell'architettura
      e dell'ambiente costruito        240    120     -        360
                      TOTALE ORE..... 1620   1620     -       3240
_____________________________________________________________________
 
  Al fine di completare le 4500 ore previste per l'intero corso degli
studi, le rimanenti 1260 ore sono cosi' destinate:
   I  ciclo: 180 ore ai tre laboratori previsti, in ragione di 60 ore
per laboratorio, con le modalita' definite all'art. 115;
   II ciclo: 300 ore ai cinque laboratori previsti, in ragione di  60
ore per laboratorio, con le modalita' definite all'art. 115;
   III  ciclo:  180  ore  al laboratorio di sintesi finale, mentre le
altre 600 ore sono da destinarsi a corsi monodisciplinari o integrati
da collocarsi al II e III ciclo.
  Art. 114  -  (Definizione  delle  aree  disciplinari  e  discipline
inserite  nel  corso  di  laurea  in  architettura).  -  I contributi
didattici e formativi di ciascuna delle aree disciplinari  rispondono
ai contenuti definiti in tabella XXX, e si esprimono come segue:
Area I - PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA:
  ore 600.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H10A + H10B + H10C.
  L'area  raccoglie le discipline che contribuiscono alla definizione
del progetto architettonico e  urbano:  qui  la  cultura  progettuale
riflette  su  se  stessa,  sui  suoi  strumenti  e  metodi, sulla sua
tradizione  disciplinare,  sulla  sua  dimensione   conoscitiva   sia
generale  che  tematico-specifica,  sulla  propria  applicazione allo
spazio fisico e sulla propria capacita'  di  trasformarlo.  L'offerta
didattica dei suoi settori scientifico-disciplinari e' relativa a:
   composizione  architettonica e urbana (H10A): qui sono raccolte le
discipline del progetto architettonico  propriamente  detto,  il  cui
campo  di  indagine  e  applicazione  si  estende  dal dettaglio alla
dimensione urbana. Esse si articolano, in base alla loro  natura,  in
discipline   compositive,   attente  cioe'  alla  logica  (tettonica,
distributiva,  formale)  con  cui   l'organismo   architettonico   si
definisce  nei  suoi  elementi e parti componenti, e si relaziona con
altri  organismi   architettonici   all'interno   del   contesto   di
appartenenza;  discipline progettuali, attente cioe' alla risoluzione
di specifiche tematiche progettuali,  ovvero  alla  progettazione  di
edifici  specialistici  che  richiedono particolari approfondimenti e
rapporti  integrati  con  altre  discipline;  discipline   analitico-
strumentali,  attente  cioe'  allo studio dei caratteri distributivi,
tipologici e morfologico-stilistici dell'architettura e della citta';
in discipline metodologico-teoriche, attente cioe' allo studio  delle
teorie progettuali e alle principali tendenze teorico-operative della
progettazione contemporanea;
   architettura  del  paesaggio  e  del  territorio (H10B): raccoglie
quelle  discipline  caratterizzate  sia  in   senso   fondativo   che
applicato,  dall'interesse  intorno  all'estetica  del  territorio  e
dell'ambiente costruito, e dal ruolo che l'architettura deve svolgere
nel risanamento del degrado territoriale e  ambientale,  superando  i
metodi meramente tecnicistici ed economistici dell'impatto ambientale
e della pura dimensione tecnica dell'ingegneria:
   architettura degli interni e allestimento (H10C): raccoglie quelle
discipline  che  pur  appartenendo al ceppo centrale della tradizione
dell'architettura  (e  avendo  in  comune  con  essa  molti   aspetti
metodologici),  hanno  tuttavia  raggiunto e consolidato un'autonomia
particolare  per  metodo  e  strumenti,   e   fanno   riferimento   a
specialistici  aspetti  dell'attivita' professionale dell'architetto.
Tali  discipline,   tutte   con   forte   contenuto   teorico,   sono
eminentemente sperimentali e applicative.
 I ciclo: 300 ore.
  E'  caratterizzato  dalle  materie  progettuali  che evolvono dagli
elementi e fondamenti alla prima sintesi architettonica rappresentata
dalla "composizione".
  Contestualmente  vengono  affrontati  i   principi   generali   che
presiedono  alla  corretta  distribuzione  degli ambienti costitutivi
l'organismo architettonico, nonche' i materiali che  concorrono  alla
determinazione della forma urbana.
  Lo strumento dell'apprendimento e' dato dal progetto.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve:
   avere  appreso e sviluppato il senso e la capacita' di misurare lo
spazio architettonico e di conformarlo,  nonche'  i  principi  logici
della  composizione architettonica in ordine al corretto rapporto fra
forma, struttura e distribuzione;
   avere appreso la capacita' di distinguere gli spazi architettonici
in base alla loro natura, e possedere pertanto i concetti basilari di
tipo, modello, archetipo, sapendone cogliere le motivazioni  storiche
e le condizioni in cui si determinarono;
   saper leggere semplici opere di architettura, senza distinzione di
periodi  storici  di  appartenenza,  analizzandole  in  ordine a quei
principi;
   possedere  la  nozione  di  "luogo",  e  avere  la  capacita'   di
relazionare le architetture al contesto di appartenenza;
   possedere   la   nozione  di  "insieme"  architettonico  e  quella
conseguente di  spazio  di  relazione  fra  organismi  architettonici
(strade, piazze);
   essere   in   grado   di   correlare   l'idea   progettuale   alla
rappresentazione dell'idea medesima, e cioe' comprendere il nesso  di
necessita'    che    si    stabilisce   fra   disegno   (modo   della
rappresentazione) e progetto; e quindi fra progetto  e  realizzazione
dello stesso;
   essere  in  grado di controllare le fasi fondamentali del processo
progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusa,  ivi  compresa
la considerazione delle scale di dettaglio.
  E pertanto lo studente deve saper eseguire:
   il   progetto   di  un  organismo  architettonico  non  complesso,
sviluppandolo alle  diverse  scale  di  rappresentazione,  da  quelle
generali  fino  a  quelle di dettaglio, controllandone il processo di
definizione  formale  in  rapporto  alle  tecniche  ed  ai  materiali
adottati, e al programma funzionale;
   il   progetto   di  un  "insieme"  architettonico  non  complesso,
controllandone alle diverse scale di rappresentazione, lo  spazio  di
relazione fra gli edifici in rapporto al contesto di appartenenza.
  Insegnamenti consigliati:
   analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   caratteri distributivi degli edifici;
   composizione architettonica;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
 II ciclo: 300 ore.
  Le  discipline  che  la  definiscono  presiedono alla prima sintesi
applicata  a  una  realta'   complessa   attraverso   le   discipline
progettuali tematico-specifiche: qui l'esercizio della "progettazione
architettonica"  si  integra  con  l'approfondimento  del  dettaglio;
mentre la progettazione urbana apre alla comprensione delle relazioni
complesse   fra    l'organismo    architettonico    (gli    organismi
architettonici) e la citta'.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   avere  appreso  la capacita' di impostare criticamente un progetto
di architettura (sia che si tratti di  interventi  ex  novo,  che  di
interventi   sul   gia'   costruito)   con   sufficienti   gradi   di
specializzazione,  sapendo  stabilire  le  corrette   relazioni   fra
concezione formale e i requisiti tecnico-costruttivi ed impiantistici
che  concorrono  alla  piena realizzazione e funzionamento dell'opera
nel rispetto del programma stabilito;
   avere appreso la capacita' di  intervenire  nello  spazio  urbano,
stabilendo  corrette relazioni fra il nuovo intervento ed il contesto
di appartenenza;
   avere appreso la capacita' di mettere in relazione gli oggetti con
lo spazio architettonico, al fine di una progettazione  che  soddisfi
le esigenze abitative dei futuri utenti;
   conoscere  i  lineamenti  portanti  della ricerca contemporanea in
architettura.
  E pertanto lo studente deve sapere:
   eseguire lo sviluppo esecutivo  di  un  progetto  di  architettura
complesso alle diverse scale di approfondimento, da quelle generali a
quelle  di  dettaglio, sapendone controllare tutte le implicazioni in
ordine a problemi di concezione strutturale ed impiantistica;
   eseguire un progetto di intervento urbano, sia che  si  tratti  di
una nuova espansione che di tessuti preesistenti.
  Insegnamenti consigliati:
   architettura degli interni;
   arte dei giardini;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica.
 Area II - DISCIPLINE STORICHE PER L'ARCHITETTURA:
  ore 360.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H12X  +  L03B  +  L03C + L03D + L25A + L25B + L25C + M05X + M07D +
M08E + M10A.
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   la  conoscenza  dei  momenti  e  degli  episodi fondamentali dello
sviluppo  storico  dell'architettura   riferito   all'attivita'   sia
edilizia  che  urbanistica,  anche  nei suoi fondamenti teorici e nei
suoi strumenti operativi, nelle diverse aree culturali;
   il  possesso   degli   strumenti   metodologici   necessari   alla
comprensione  storico-critica  e  alla  individuazione  e valutazione
delle specifiche qualita' dell'architettura, intesa  nel  senso  piu'
ampio  del  termine,  nelle  sue diverse espressioni e manifestazioni
attraverso i tempi;
   il possesso degli strumenti disciplinari specifici della  ricerca,
dei  metodi  e  alle  tecniche  di  studio  relativi alle indagini ed
all'esame analitico e critico dell'opera architettonica - in rapporto
alle cause, ai programmi e all'uso, nelle sue  modalita'  e  tecniche
linguistiche,  nella  sua  realta' costruita e nei suoi significati -
esaminata nell'anbito del suo contesto  ed  anche  ai  fini  di  ogni
possibile   intervento   operativo   sull'edilizia   preesistente   e
sull'ambiente.
  Pertanto le discipline si articolano e specificano in:
   corsi istituzionali relativi alla: storia  dell'architettura  (per
periodi,  aree  culturali  e  geografiche);  storia  delle  attivita'
attinenti alla  formazione  e  trasformazione  dell'ambiente  (storia
dell'urbanistica,  storia  della  citta' e del territorio, storia del
giardino e  del  paesaggio);  storia  del  pensiero  e  delle  teorie
sull'architettura  (storia della trattatistica, letteratura e critica
dell'architettura);
   corsi monografici  e  di  approfondimento  relativi:  ai  processi
progettuali e realizzativi sotto aspetti particolari e paralleli e ad
argomenti  storici  riguardanti  temi  o  problemi  specifici (ad es.
storia  della  rappresentazione   dello   spazio   architettonico   e
dell'iconografia d'architettura, storia del cantiere e delle tecniche
edilizie,  storia  e  metodi  d'analisi  delle  architetture,  storia
dell'arredamento e del disegno industriale, ecc.).
I ciclo: 240 ore.
  Al termine del I ciclo lo studente deve dimostrare:
   la conoscenza della storia dell'architettura, nell'accezione  piu'
ampia  del  termine,  nei  momenti  ed episodi fondamentali della sua
intera vicenda e nel quadro della storia politica, economica, sociale
e  culturale  del  suo  specifico  contesto,  dagli  inizi   all'eta'
contemporanea;
   l'acquisizione degli strumenti critici e di analisi indispensabili
alla lettura di un'opera architettonica, di un insieme ambientale, di
una realta' urbana e territoriale.
  Insegnamenti consigliati:
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura medioevale;
   storia dell'architettura moderna.
II ciclo: 120 ore.
  Al   termine   del   II   ciclo,  e  secondo  i  diversi  gradi  di
approfondimento connessi al proprio piano di studi, lo studente  deve
dimostrare:
   la  capacita'  di  condurre  una  ricerca scientifica di carattere
storico-critico;
   la  conoscenza approfondita della storia dell'architettura nel suo
intero sviluppo, e in particolare  la  conoscenza  specialistica  dei
problemi   relativi   all'area   temporale   e   geografica   oggetto
dell'indagine di cui al comma precedente.
  Insegnamenti consigliati:
   storia e metodi di analisi dell'architettura;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'urbanistica;
   storia della critica e della letteratura architettonica.
Area III - TEORIA E TECNICHE PER IL RESTAURO ARCHITETTONICO: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H13X + L04X + D03B + I14A.
  Le  discipline  dell'area  sono  orientate  al  raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
   fornire  i  principi-guida che regolano le operazioni conservative
dell'intera serie dei beni architettonici diffusi dal singolo oggetto
o monumento, al centro storico, al territorio;
   fornire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie all'azione di
tutela e  conservazione  viste  anche  attraverso  il  loro  sviluppo
storico;
   affrontare  gli  aspetti  legislativi,  economici  e  di gestione,
comprendenti anche i problemi di inventario e di catalogo, le Carte e
le Convenzioni internazionali;
   addestrare alle tecniche di indagine storico-archivistica ed  alle
metodiche  analitiche con l'intento di raggiungere la piu' esauriente
comprensione dell'oggetto di studio, nella sua consistenza figurale e
materiale;
   praticare i metodi dell'analisi diretta e  indiretta,  soprattutto
di   tipo   non  distruttivo,  nonche'  le  conseguenti  tecniche  di
rappresentazione (grafica, fotografica e su memoria elettronica)  dei
fenomeni   di   degrado,  dei  metodi  e  dei  materiali  costruttivi
tradizionali, della complessita' cronologica del costruito, ecc.;
   formare, attraverso questa propedeutica, la capacita' di  operare,
attraverso  il  progetto  di  restauro, con piena competenza storico-
tecnica e col massimo di attenzione conservativa.
II ciclo: 180 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve conoscere:
   la storia della cultura del restauro (dal pensiero  alle  relative
applicazioni nel tempo);
   gli attuali fondamenti tecnici della conservazione;
   i materiali e le tecnologie costruttive storiche;
   le metodiche analitiche dell'architettura;
   le  metodologie  di  intervento conservativo sui materiali e sulle
strutture;
   le metodologie di intervento urbanistico nei centri storici;
   le metodologie di intervento a tutela del paesaggio, ivi  compresi
i parchi e i giardini storici;
   la normativa nazionale e internazionale;
e deve:
   saper   eseguire   schede  di  catalogazione  dei  beni  culturali
architettonici e ambientali;
   utilizzare metodiche analitiche, per l'esame dei materiali  e  del
loro  degrado  per  la  migliore  comprensione  della  morfologia del
fabbricato, per le indagini cronologiche e diagnostiche, ecc.;
   saper  redigere  un  progetto  di  conservazione  dalla  scala del
singolo edificio  a  quella  urbana  e  territoriale  e  definire  il
relativo programma di tutela e salvaguardia.
  Insegnamenti consigliati:
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   consolidamento degli edifici storici;
   restauro architettonico;
   restauro urbano;
   teorie e storia del restauro.
Area IV - ANALISI E PROGETTAZIONE STRUTTURALE DELL'ARCHITETTURA: ore
   360.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H06X+H07A+H07B.
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentono allo studente di
ottenere  un'adeguata  conoscenza  dei   metodi   d'indagine   e   di
preparazione  del  progetto  di  costruzione,  sia con riferimento ai
problemi  della  concezione  strutturale,  sia  con   riguardo   alla
valutazione  della  sicurezza e alla riabilitazione strutturale delle
costruzioni  esistenti.  Il  fondamento  teorico   delle   discipline
afferenti  all'area  e'  costituito  dalla  meccanica dei solidi, dei
materiali e delle strutture quale si e' venuta  formando  in  stretto
intreccio  con  la  trattatistica  architettonica  e  con le tecniche
costruttive, sino ai suoi esiti piu' recenti relativi  all'ingegneria
delle costruzioni.
  L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti:
   la  meccanica  dei  solidi  e  dei  materiali,  presentata nel suo
assetto attuale, ma anche  nel  suo  sviluppo  storico  e  nelle  sue
relazioni  con  l'evoluzione della ricerca teorica e sperimentale sul
comportamento elastico, anelastico  e  a  rottura  dei  materiali  da
costruzione;
   la  meccanica  delle strutture (travi, travature, lastre, piastre,
membrane, gusci, tensostrutture, ecc.) affrontata nei  problemi  piu'
rilevanti per la progettazione strutturale;
   le  tecniche  della costruzione in muratura, in legno, in metallo,
in  calcestruzzo  armato  e  precompresso,   nonche'   in   materiali
innovativi;
   i  temi  e  i  problemi della concezione strutturale connessi alla
progettazione  architettonica,  alla  tecnologia  e  alla  produzione
edilizia;
   la  storia  delle  scienze  e  delle tecniche costruttive, per una
corretta  ed  adeguata   comprensione   degli   aspetti   strutturali
dell'architettura storica e per la definizione di congruenti tecniche
di analisi e di intervento conservativo.
 I ciclo: 120 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali della statica e della resistenza dei materiali  mediante
lo  studio  dei  principi  fisico-matematici  e dei metodi di calcolo
relativi, mediante loro significative  applicazioni  a  strutture  di
interesse  architettonico, ed infine attraverso un accurato esame del
loro sviluppo  nella  storia  della  meccanica  strutturale  e  delle
tecniche costruttive.
  Insegnamenti consigliati:
   Statica.
II ciclo: 240 ore.
  Secondo  i  diversi livelli di approfondimento connessi al percorso
di studi prescelto, lo studente deve dimostrare  di  aver  appreso  e
praticato  le  teorie  e  i  metodi  per il calcolo, la verifica e la
diagnostica strutturale  delle  costruzioni  si'  da  orientarsi  con
sicurezza   nel   campo  della  progettazione  delle  strutture,  sia
tradizionali, sia  innovative,  e  si'  da  possedere  gli  strumenti
necessari  all'analisi  del  degrado e della fatiscenza statica delle
costruzioni  antiche,  e   alla   definizione   delle   tecniche   di
riabilitazione piu' appropriate.
  Insegnamenti consigliati:
   progetto di strutture;
   scienza delle costruzioni;
   tecnica delle costruzioni;
   riabilitazione strutturale;
   teorie e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
 
 
Area V - DISCIPLINE TECNOLOGICHE PER L'ARCHITETTURA
  E LA PRODUZIONE EDILIZIA: ore 360.
  Settori scientifico-disciplinari:
   C06X+F22A+H09A+H09B+H09C.
  L'area raccoglie quelle discipline che delineano, nel loro insieme,
la  cultura  tecnologica  della progettazione e forniscono i principi
teorici  e  le  pratiche  operative  per  conoscere,  comprendere   e
controllare  i  processi  di  formazione,  trasformazione,  recupero,
manutenzione e gestione dei sistemi  ambientali  ed  edilizi  sino  a
comprendere   le  infrastrutture  e  le  reti  tecnologiche  a  scala
territoriale, nonche' per intervenire  nel  progetto  allo  scopo  di
governare  la  dialettica  tra  "fini"  e  "mezzi",  tra  la qualita'
funzionale e costruttiva degli interventi ed il massimo  di  coerenza
espressiva,  in  funzione di una corretta utilizzazione delle risorse
materiali ed energetiche e  delle  tecniche  al  fine  di  realizzare
condizioni ottimali per il soddisfacimento delle esigenze umane.
  Queste  discipline  forniscono  altresi'  i  principi  teorici e le
metodologie per conoscere, comprendere e controllare il funzionamento
dei processi di produzione e gestione del settore edilizio, il  ruolo
dell'innovazione  tecnologica  nei  processi  di  riorganizzazione  e
razionalizzazione nella produzione e nel funzionamento delle imprese,
al fine di migliorare la sicurezza e le  qualita'  prestazionali  dei
prodotti.
   L'offerta didattica e' articolata nei seguenti ambiti di studio:
   i processi produttivi dalla programmazione alla gestione;
   i  materiali,  nelle  loro caratteristiche fisiche, morfologiche e
prestazionali;
   i procedimenti costruttivi e le relative tecniche;
   l'evoluzione delle tecniche, tanto dal punto di vista storico  che
delle proiezioni tendenziali;
   i processi produttivi e di definizione del prodotto industriale;
   i  processi  di  diagnosi, progetto ed esecuzione per l'intervento
sull'esistente;
   i procedimenti di analisi e progettazione dei sistemi ambientali;
   le  tecnologie  di  progetto  estese   anche   alle   applicazioni
sperimentali.
I ciclo: 240 ore.
  Lo  studente  deve  acquisire  la  conoscenza di metodi e strumenti
necessari alla comprensione del processo  di  costruzione  attraverso
l'individuazione   degli   elementi   logici  e  fisici,  distinti  e
organizzati, che ne costituiscono la finalizzazione,  la  formazione,
l'evoluzione   storica,   la   complessita',   e  ne  favoriscono  la
fattibilita' studiando e ripercorrendo nel progetto  di  architettura
le  relazioni fra materiali, tecniche e procedimenti di produzione in
fabbrica, in officina, in cantiere, di volta in volta a  disposizione
dell'architetto.
  A tal fine lo studente:
   deve  conoscere  le  caratteristiche  tecniche  dei  materiali  da
costruzione e degli elementi e dei  sistemi  costruttivi  e  la  loro
evoluzione;
   deve  conoscere  le  regole  dell'arte e le norme per una corretta
pratica del costruire;
   deve riconoscere i rapporti di coerenza e chiarezza  fra  uso  dei
materiali  e  logica  di  lavorazione  degli  stessi,  fra logica del
disegno dei singoli pezzi e loro prestazioni, fra logica degli  spazi
progettati e logica delle funzioni;
   deve  avere  la  capacita'  di  controllo del ruolo che svolgono i
materiali,  gli  elementi  e   i   procedimenti   costruttivi   nella
progettazione, nella costruzione, nella manutenzione e nella gestione
di un manufatto edilizio.
  Attraverso  la  sperimentazione  progettuale,  infine,  lo studente
dovra' acquisire la capacita' di governare il  sistema  di  relazioni
fra   materiali,   procedimenti   costruttivi  ed  esiti  funzionali,
figurativi e di consistenza ambientale.
  Insegnamenti consigliati:
   cultura tecnologica della progettazione;
   materiali e progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione di sistemi costruttivi.
II ciclo: 120 ore.
  Lo studente  deve  acquisire  la  conoscenza  dei  caratteri  della
produzione   con   una  sistematica  attenzione  ai  procedimenti  di
realizzazione e gestione; e deve dimostrare capacita'  di  connettere
questo  insieme  di informazioni alle caratteristiche qualitative dei
prodotti, alle esigenze dell'utenza, alle procedure e alle norme  che
stabiliscono  i  rapporti  tra  gli operatori del processo, ed infine
alle tecniche ed alle modalita' di gestione delle fasi attuative.
  A tal fine lo studente:
   deve  essere   capace   di   determinare   soluzioni   costruttive
tecnicamente    appropriate    in    rapporto    all'ambiente,   alla
configurazione dell'assetto spaziale  dell'organismo  edilizio  e  ai
suoi connotati figurativi ed in relazione alle proprieta' dei sistemi
usati e dei materiali impiegati;
   deve  essere  in grado di individuare e analizzare lo status degli
elementi che costituiscono il costruito esistente, e la logica che lo
sottende;
   deve, infine, conoscere e saper  utilizzare  le  metodologie  e  i
principi  teorici attraverso cui si determinano e si organizzano fino
alla  definizione  esecutiva  le  tecniche   costruttive   e   quelle
impiantistiche   e  strutturali  nei  progetti  di  formazione  e  di
trasformazione,  recupero,  manutenzione  e  gestione   dei   sistemi
costruttivi,   dei   manufatti   edilizi  e  dei  sistemi  ambientali
determinando le condizioni che  ne  rendono  la  scelta  e  l'impiego
appropriati  alle esigenze funzionali richieste e alle disponibilita'
di risorse, adeguati alle condizioni di contesto e congruenti con  le
finalita' estetiche del progetto.
  Insegnamenti consigliati:
   controllo della qualita' edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   progettazione di sistemi costruttivi;
   progettazione esecutiva dell'architettura;
   tecnologie di sistemi strutturali;
   tecnologie di sistemi impiantistici.
Area VI - DISCIPLINE FISICO-TECNICHE E IMPIANTISTICHE
  PER L'ARCHITETTURA: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   B01B+I05A+I05B.
  Discipline:
   dal settore H02X:
    "Ingegneria sanitaria-ambientale".
  L'area  comprende  gli insegnamenti che consentano allo studente di
ottenere un'adeguata conoscenza:
   dei problemi fisici e delle  tecnologie,  nonche'  delle  funzioni
degli  edifici,  in  modo  da  renderli  interamente  confortevoli in
relazione alla destinazione d'uso ed ai fattori climatici;
   dei metodi di indagine e delle tecnologie  per  la  pianificazione
territoriale   in   termini   sia   ambientali  che  energetici,  con
particolare riferimento  ai  problemi  di  impatto  ambientale  e  di
integrazione   dei   sistemi   di   produzione   e  di  distribuzione
dell'energia;
   dei principi fisici e delle tecnologie per  la  conservazione  dei
beni culturali, storici, artistici ed architettonici.
  Il  fondamento  teorico  delle  discipline  afferenti  all'area  e'
costituito  dalle  tematiche  proprie  della   fisica   tecnica:   la
termodinamica applicata, la trasmissione del calore, la meccanica dei
fluidi,  l'acustica  e  l'illuminazione. Su tale matrice culturale si
innestano  le   successive   conoscenze   e   metodologie   che,   in
quell'ambito, sono vaste e complesse: dall'analisi e modellazione dei
sistemi  ambientali  interni  ed esterni all'ambiente costruito, allo
studio del comportamento fisico degli involucri edilizi ed  all'esame
critico   delle   tecnologie  per  il  benessere:  dalle  valutazioni
d'impatto ambientale dei sistemi energetici ed  infrastrutturali  nel
territorio  alla pianificazione urbanistica e territoriale delle reti
impiantistiche; dallo studio dei problemi d'illuminazione naturale ed
artificiale a quello dei problemi acustici.  L'offerta  didattica  e'
cosi' articolata:
   un   modulo   didattico  a  carattere  fondativo,  finalizzato  al
riconoscimento dei fenomeni fisici,  alla  formulazione  delle  leggi
fisiche  che  li  descrivono, alla definizione dei modelli matematici
che li rappresentano, alla lettura delle problematiche applicative in
termini di schemi fisicamente coerenti;
   moduli didattici  a  carattere  formativo  nell'ambito  dei  quali
vengono  acquisiti  strumenti, metodologie, dati di riferimento utili
per intervenire con specifica competenza  nella  progettazione  anche
infrastrutturale   a   varie  scale,  da  quella  edilizia  a  quella
territoriale  (laddove  si  devono  trattare  problemi  di  controllo
ambientale,  di  controllo  energetico,  di illuminazione naturale ed
artificiale, di acustica conoscendo  le  piu'  correnti  tecniche  di
misura delle grandezze fisiche interessate);
   moduli  didattici  a  carattere  informativo nell'ambito dei quali
l'architetto acquisisca linguaggi e dati  di  riferimento  utili  per
colloquiare  con gli specialisti che intervengono al suo fianco nelle
varie possibili sedi progettuali, e che  siano  altresi'  finalizzati
affinche'  possa  intervenire  su  sistemi  edilizi e territoriali di
maggiore complessita' tecnologica.
I ciclo: 60 ore.
  Lo   studente   deve   dimostrare  di  aver  acquisito  i  concetti
fondamentali della fisica mediante lo studio dei fenomeni
e  delle  leggi  fisiche,  la  definizione  di   modelli   matematici
rappresentativi  e  l'esame di significative applicazioni a carattere
elementare, nonche' di esercitazioni numeriche.
  Insegnamenti consigliati:
   fisica tecnica;
   fisica.
II ciclo: 120 ore.
  Lo studente deve dimostrare di avere:
   acquisito le  competenze  teoriche  ed  operative  necessarie  per
intervenire  criticamente,  sia  per  quanto  attiene  alle scelte di
carattere generale che alle procedure  estimative  analitiche,  nelle
differenti  fasi  del  processo  progettuale,  sia  tradizionale  che
innovativo, nell'ambito delle seguenti aree  tematiche:  problemi  di
controllo  ambientale,  di  controllo energetico, interno ed esterno,
anche su scala territoriale, illuminazione naturale  ed  artificiale,
acustica;
   sviluppato   la  capacita'  di  correlare  le  scelte  progettuali
impiantistiche a quelle architettoniche, mettendo a  fuoco  le  mutue
interrelazioni,   al  fine  di  attivare  un  processo  iterativo  di
controllo, che conduca ad una ottimizzazione complessiva.
  Insegnamenti consigliati:
   acustica applicata;
   climatologia dell'ambiente costruito;
   fisica tecnica;
   gestione delle risorse energetiche nel territorio;
   illuminotecnica;
   impianti tecnici;
   tecnica del controllo ambientale;
   termofisica dell'edificio.
Area VII - DISCIPLINE ESTIMATIVE PER L'ARCHITETTURA E
  L'URBANISTICA: ore 120.
  Settore scientifico-disciplinare:
   H15X.
  L'area raccoglie le discipline  che  consentano  all'architetto  in
formazione   l'acquisizione   di   conoscenze   tecniche   capaci  di
qualificare i metodi di progettazione architettonica ed  urbanistica,
attraverso la valutazione critica delle risorse e delle possibili al-
ternative  progettuali  ai problemi di natura pratica e simbolica che
sono alla base del progetto medesimo.
II ciclo: 120 ore.
  Attraverso i contributi delle  discipline  estimative  lo  studente
deve dimostrare di aver acquisito le conoscenze relative a:
   gli   strumenti  metodologici  adeguati  alla  comprensione  delle
dinamiche urbane e regionali e dei  processi  di  sviluppo  anche  in
relazione alle problematiche dell'ambiente;
   i rapporti economici fondamentali che regolano i comportamenti dei
diversi  soggetti  operanti  sul  territorio  e  che  ne orientano le
modalita' di scambio all'interno dei sistemi economici  ed  alle  di-
verse  forme  di  mercato,  la teoria e la metodologia estimativa, in
relazione alla sua genesi micro e macroeconomica;
   i caratteri strutturali  del  mercato  edilizio  e  fondiario,  le
finalita' ed i metodi di stima dei valori immobiliari;
   la  struttura  imprenditoriale,  le  tecnologie  ed  i processi di
produzione che caratterizzano il settore delle costruzioni  e  quelli
fornitori  dei  cantieri,  anche  in  relazione  agli  altri  settori
produttivi, con riferimento all'impiego delle specifiche modalita' di
impiego  dei  fattori  di  produzione,  al  controllo  dei  costi  di
costruzione, di manutenzione e di gestione;
   i  procedimenti  di  stima  dei  valori  dei  vari  fattori  della
produzione edilizia ed insediativa, anche  allo  scopo  di  elaborare
giudizi di convenienza all'investimento;
   le forme di organizzazione dei processi di intervento sullo spazio
fisico,   le  collocazioni  che  in  essi  assume  l'esercizio  delle
competenze del pianificatore e del progettista, considerati anche  in
relazione   al  perseguimento  degli  obiettivi  di  efficacia  e  di
efficienza;
   gli strumenti disciplinari, dei metodi e delle  tecniche  relative
alle   valutazioni   economiche  e  multicriteri  delle  risorse  che
compongono   l'ambiente   naturale   e   costruito,    caratterizzate
dall'esistenza o meno di un mercato;
   i  principi  teorici,  le  metodologie e le tecniche relative alla
valutazione dei piani e dei progetti di trasformazione-conservazione-
valorizzazione dell'ambiente naturale e costruito.
  Al termine della sua esperienza formativa, lo studente deve inoltre
dimostrare  di  saper  utilizzare  le  procedure  e  le  tecniche  di
valutazione  proprie  dell'estimo per l'architettura e l'urbanistica,
nella redazione di progetti e piani di trasformazione e conservazione
dell'ambiente naturale e costruito. In particolare deve sapere:
   applicare i metodi di stima di un immobile;
   utilizzare  i  principali  metodi   di   valutazione   dei   piani
urbanistici  e  dei programmi di intervento (l'analisi multicriteri e
multiobiettivi, analisi costi e benefici, VIA etc.);
   applicare i metodi di valutazione ad un progetto  di  costruzione,
trasformazione  e  conservazione di un'opera edilizia, in particolare
operando  la  stima  dei  costi  e  la  valutazione   degli   aspetti
qualitativi.
  Insegnamenti consigliati:
   economia ed estimo ambientale;
   estimo ed esercizio professionale;
   fondamenti di economia ed estimo;
   valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  L'insieme  delle  conoscenze  che  l'area  dovra'  trasmettere allo
studente e' tale da rendere necessaria l'integrazione del  monte  ore
previsto   in  120  ore  attraverso  l'offerta  di  moduli  didattici
nell'attivita' di laboratorio.
Area VIII - PROGETTAZIONE URBANISTICA E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE:
   ore 300.
  Settori scientifico-disciplinari:
   D02A+E03B+H01B+H04X+H14A+H14B.
  Discipline:
   dal settore A04B:
    "Metodi e modelli per la pianificazione territoriale";
    dal settore H02X:
    "Fenomeni   di   inquinamento   e   controllo   della    qualita'
dell'ambiente".
  L'area raccoglie le discipline finalizzate a:
   alla  conoscenza  dei  principi-guida  che  regolano le principali
forme di intervento e controllo delle trasformazioni territoriali;
   alle conoscenze teoriche e pratiche necessarie a scegliere fra di-
verse forme di intervento;
   alla progettazione delle trasformazioni  fisiche  delle  strutture
urbane   con   riferimento  ad  accertate  esigenze  o  programmi  di
trasformazioni funzionali.
  A tal fine obiettivo didattico primario e' l'acquisizione:
   dei principali  strumenti  di  conoscenza  e  interpretazione  dei
diversi  contesti  entro  i quali viene progettato l'intervento - con
particolare  attenzione  al  contesto   fisico,   socio-economico   e
istituzionale  - e dei vari attori coinvolti dall'intervento, nonche'
dei loro ruoli interessi;
   delle tecniche di analisi e di valutazione  dei  caratteri,  degli
effetti e delle implicazioni delle diverse forme d'intervento e delle
trasformazioni progettate;
   delle  metodologie  della  progettazione  e  della  pianificazione
urbana.
I ciclo: 120 ore.
  Al termine del I ciclo lo studente dovra' dimostrare  di  conoscere
caratteri  e  problemi  degli interventi di trasformazione urbana, di
saper descrivere ed analizzare i diversi contesti di intervento e  di
conoscere  e  saper  valutare  le condizioni di impiego di differenti
teorie e tecniche di progettazione e pianificazione.
  Insegnamenti consigliati:
   analisi della citta' e del territorio;
   analisi e valutazione ambientale;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   teorie dell'urbanistica;
   teorie e tecniche della pianificazione territoriale;
   urbanistica.
 II ciclo: 180 ore.
  Al termine del II ciclo  lo  studente  dovra'  dimostrare  di  aver
acquisito,  attraverso  la  pratica  di  laboratorio, la capacita' di
progettare specifici interventi di trasformazione urbana e di saperne
valutare gli effetti ed i problemi di attuazione.
  Insegnamenti consigliati:
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   progettazione urbanistica;
   recupero e riqualificazione urbana e territoriale;
   tecnica urbanistica;
   tecniche di valutazione e programmazione urbanistica;
   urbanistica.
Area IX - DISCIPLINE ECONOMICHE, SOCIALI, GIURIDICHE
  PER L'ARCHITETTURA E L'URBANISTICA: ore 180.
  Settori scientifico-disciplinari:
   M06A+M06B+N05X+P01B+P01I+P01J+Q05A+Q05B+Q05D.
  L'area raccoglie le discipline finalizzate  alla  comprensione  dei
principali meccanismi e dei piu' rilevanti soggetti che, dal punto di
vista  economico,  giuridico-istituzionale  e sociale fanno parte del
contesto in cui si svolge l'attivita' di progettazione architettonica
e urbanistica.
  In particolare lo studente dovra' dimostrare di conoscere:
   i   meccanismi   economici   fondamentali   che   determinano   il
funzionamento del mercato; l'impresa come  istituzione  economica;  i
casi  di  fallimento del mercato nella produzione di beni pubblici ed
il ruolo dello Stato  nell'economia;  la  regolazione  economica  del
mercato  e  la  valutazione  degli investimenti pubblici; lo sviluppo
economico regionale;
   le norme legislative e regolamentari che presiedono  all'attivita'
di  progettazione urbanistica e della pianificazione territoriale; il
ruolo delle diverse forme di Stato  e  di  governo;  l'organizzazione
istituzionale   e   la   pubblica  amministrazione,  con  particolare
riferimento  alla  disciplina  urbanistica   e   al   sistema   della
pianificazione urbanistica sotto il profilo istituzionale;
   i  fattori  sociali  e  culturali  dello  sviluppo  economico  con
particolare riferimento a comunita', citta',  metropoli,  territorio;
la   stratificazione   sociale  e  le  formazioni  sociali  urbane  e
territoriali; gli attori urbani (pubblici e privati) sotto il profilo
sociologico; l'ordine sociale e il controllo; il mutamento sociale  e
le principali tendenze delle societa' industriali mature.
  Insegnamenti consigliati:
   diritto urbanistico;
   economia dei trasporti;
   economia dell'innovazione;
   economia dell'ambiente;
   economia pubblica;
   economia urbana;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia;
   sociologia ed organizzazione dei servizi sociali.
Area X - DICIPLINE MATEMATICHE PER L'ARCHITETTURA:
  ore 240.
  Settori scientifico-disciplinari:
   A01C + A02A + A02B + A03X + A04A + A04B + K05B.
  L'area  comprende insegnamenti che si caratterizzano essenzialmente
quale  fondamento  nella  formazione  sia   tecnico-scientifica   sia
culturale dello studente.
  Tali  insegnamenti consentono allo studente di ottenere un'adeguata
conoscenza dei  concetti  di  base,  degli  strumenti  e  dei  metodi
matematici  operativi  dell'analisi  matematica,  della  geometria  e
dell'algebra lineare necessari per affrontare i problemi di analisi e
progettazione  strutturale,  i  problemi  della  fisica  tecnica   ed
impiantistica   per   l'architettura   nonche'   utili  agli  aspetti
economico-estimativi   ed   alle   valutazioni    quantitative    per
l'architettura  e  l'urbanistica.  Mettono  in  grado  lo studente di
costruire  semplici  modelli   matematici,   di   tradurre   problemi
strutturali  architettonici  e  fenomeni  territoriali in algoritmi e
quindi  in  programmi  da  implementare  al   computer.   Forniscono,
altresi',  le  tecniche fondamentali del calcolo delle probabilita' e
della   inferenza   statistica   nonche'   l'uso   di    metodi    di
approssimazione, di calcolo numerico e di programmazione.
   Nei suddetti ambiti e' articolata l'offerta didattica dell'area.
  Nell'ambito degli stessi settori scientifico-disciplinari l'area e'
aperta, poi, ad offerte didattiche funzionali a specifici percorsi di
studio prescelti secondo i diversi livelli di approfondimento.
I ciclo: 240 ore.
  Al  termine  del  I  ciclo  lo  studente  deve  dimostrare  di aver
acquisito e di saper utilizzare i concetti di base, gli strumenti e i
metodi  matematici   operativi   dell'analisi   matematica   (calcolo
differenziale e calcolo integrale) della geometria (del piano e dello
spazio)  e  dell'algebra  lineare (vettori, matrici, sistemi lineari)
significativi  per  le  applicazioni  negli  studi  architettonici  e
territoriali;  di  essere  in  grado  di  costruire  semplici modelli
matematici (connessi anche ad equazioni differenziali  elementari)  e
di   tradurre   in   algoritmi  i  problemi  delle  applicazioni  che
interessano; di aver acquisito l'uso  di  metodi  di  approssimazione
numerica,  nonche' quegli elementi di probabilita' e quei principi di
elaborazione statistica di dati sperimentali necessari.
  Insegnamenti consigliati:
   istituzioni di matematiche (due annualita').
II ciclo.
  Lo studente avra' la possibilita' di impadronirsi  ed  operare  con
strumenti  matematici  piu'  avanzati,  rispetto  a  quelli acquisiti
durante il I ciclo, nell'ambito di specifiche tematiche  strutturali-
progettuali,   tematiche  della  pianificazione  territoriale,  delle
tecnologie,  in  settori  dell'analisi  e  gestione  del   costruito,
dell'economia  ed  estimo.  In tali direzioni l'area presenta offerte
didattiche di contenuto matematico specifiche a seconda  di  percorsi
di  studio prescelti dallo studente. Esse si riferiscono a temi quali
modelli  matematici,  ottimizzazione,  teoria  dei   grafi,   calcolo
numerico,   modelli  stocastici,  elementi  di  informatica,  ricerca
operativa, sistemi dinamici, ecc.
  Insegnamenti consigliati:
   metodi e modelli matematici per le applicazioni.
Area XI - RAPPRESENTAZIONE DELL'ARCHITETTURA E
  DELL'AMBIENTE: ore 360.
  Settori scientifico-disciplinari:
   H05X+H11X.
  Le discipline dell'area  sono  finalizzate  al  raggiungimento  dei
seguenti obiettivi:
   formare   le   conoscenze  teoriche  e  pratiche  necessarie  alla
rappresentazione  dello  spazio   architettonico   anche   attraverso
l'analisi del loro sviluppo storico;
   esercitare  tutte  le tecniche grafiche, al fine di raggiungere il
pieno  controllo  degli   strumenti   della   rappresentazione,   sia
applicandoli   all'analisi   dei  valori  dell'architettura,  sia  al
rilievo, sia al progetto;
   praticare i metodi di rilevamento diretto e strumentale nonche' le
conseguenti tecniche di restituzione metrica, morfologica e tematica;
   formare la capacita'  di  controllare  il  modello  mentale  dello
spazio, che e' la premessa di ogni attivita' progettuale.
I ciclo: 240 ore.
  Alla fine del I ciclo lo studente deve conoscere:
   i fondamenti proiettivi della scienza della rappresentazione;
   la  teoria  e  le  applicazioni  dei metodi di rappresentazione e,
precisamente: la doppia  proiezione  ortogonale,  l'assonometria,  la
proiezione  centrale  o prospettiva, la proiezione quotata, la teoria
delle ombre e del chiaroscuro;
   la  costruzione  dei  poliedri  e  delle superfici, la costruzione
delle loro sezioni piane e delle loro compenetrazioni;
   l'analisi geometrica degli organismi voltati  e  delle  membrature
degli ordini classici dell'architettura;
   la  teoria  della  forma  e  le  possibili  aggregazioni  di forme
elementari nel piano e nello spazio, la teoria del colore;
   i  principi  informatori   dell'analisi   grafica   dello   spazio
architettonico e i metodi per la visualizzazione di immagini mentali;
  e deve sapere:
   eseguire  i  disegni  di  progetto e di rilievo dell'architettura,
adottando le relative convenzioni nazionali ed internazionali;
   eseguire gli schizzi a mano libera, anche chiaroscurati, sia  come
supporto   del   processo   progettuale   che  come  lettura  diretta
dell'architettura storica;
   effettuare rilievi a vista  e  con  misure  dirette  di  organismi
semplici;
   restituire  il  rilievo diretto con appropriati elaborati grafici,
di documentazione sia  metrica  (piante  e  alzati)  che  morfologica
(assonometrie);
   rappresentare lo spazio architettonico, applicando metodi e proce-
dure  della  scienza  della rappresentazione, sia con l'ausilio degli
strumenti del disegno tecnico, sia a mano libera;
   condurre l'analisi grafica dei valori dell'architettura;
   rappresentare correttamente il progetto alle  diverse  scale,  ivi
compresi gli elaborati esecutivi di insieme e di dettaglio;
   disegnare forme e proporzioni dal vero.
  Insegnamenti consigliati:
   disegno dell'architettura;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   rilievo dell'architettura.
II ciclo: 120 ore.
  Alla fine del II ciclo lo studente deve:
   A) Conoscere:
    i  metodi  di rilevamento strumentale e le problematiche relative
al rilievo dei tematismi ed alla loro restituzione;
    i fondamenti teorici della fotogrammetria terrestre;
    i fondamenti teorici del disegno automatico.
    B) Conoscere gli sviluppi teorici e le applicazioni inerenti  uno
tra i seguenti settori dell'area della rappresentazione:
    il disegno del progetto assistito dal calcolatore (CAD);
    il   disegno   di   rilievo   assistito   dal   calcolatore   (la
stereorestituzione  analitica  e  le  applicazioni  dell'architettura
delle stazioni topografiche complete);
    la  cartografia  tematica  assistita  da calcolatore (gestione di
banche dati territoriali);
    la percezione e la comunicazione visiva;
    la rappresentazione del  territorio  finalizzata  agli  studi  di
impatto ambientale;
    la grafica; la storia dei metodi della rappresentazione.
    C) Sapere:
    eseguire   un  rilievo  architettonico  o  urbano,  condotto  con
tecniche dirette e strumentali integrate, alle diverse scale  e  fino
al rilievo di dettaglio;
    eseguire  il  rilievo  e  l'analisi  degli  ordini architettonici
classici ed antichi;
    eseguire  la  restituzione  del  rilievo  strumentale  anche  con
l'impiego di stazioni grafiche e tracciatori automatici;
    applicare  tutte  le  tecniche acquisite in uno dei settori sopra
indicati, sfruttandone ogni possibile sinergia.
  Insegnamenti consigliati:
   cartografia tematica per l'architettura e l'urbanistica;
   disegno automatico;
   percezione e comunicazione visiva;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico per l'architettura;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano e ambientale;
   tecniche della rappresentazione.
  Per  quanto  attiene  agli  insegnamenti  attivabili,  essi   fanno
riferimento  alle  discipline  cosi'  come definite in tabella XXX, e
sono riportati in allegato.
 
 
  Art.  115 (Organizzazione della didattica). - L'attivita' didattica
del corso  di  laurea  in  architettura  si  articola  in  una  parte
formativa  orientata  all'apprendimento  e alla conoscenza di teorie,
metodi  e  discipline;  ed   in   parte   teorico-pratica   orientata
all'apprendimento  e  all'esercizio  del "saper fare" nel campo delle
attivita' strumentali o specifiche della professione.
  Fanno  parte  integrante  dell'attivita'  didattica,  altresi',  le
verifiche  dell'apprendimento,  per le quali il consiglio di facolta'
definisce le modalita' di espletamento e la  distribuzione  nell'arco
dell'anno  accademico,  tenuto  conto delle specifiche esigenze delle
singole discipline.
  Nel  rispetto  dei  vincoli  fissati  dall'ordinamento   nazionale,
l'attivita'   didattica  del  corso  di  laurea  in  architettura  e'
organizzata  secondo  percorsi  didattici  di  cui  il  consiglio  di
facolta'  definisce  i  criteri  di impostazione e le finalita' form-
ative.
  L'attivita' didattica e'  organizzata  sulla  base  di  annualita',
costituite  da  corsi  ufficiali  di  insegnamento monodisciplinari o
integrati e da laboratori.
  Gli studenti hanno l'obbligo di frequenza dei  laboratori,  che  e'
accertata  secondo  i  criteri e modalita' stabiliti dal consiglio di
facolta'.
  Al fine di consentire una articolazione  dell'attivita'  didattica,
gli   insegnamenti   possono   strutturarsi   in   moduli   didattici
corrispondenti a frazioni di annualita'.
  Pertanto gli esami di profitto previsti  possono  essere  sostenuti
su:
   corsi  di  insegnamento  monodisciplinari  annuali  (costituiti da
almeno 120 ore di attivita' didattiche);
   corsi di  insegnamento  monodisciplinari  corrispondenti  a  mezza
annualita'  (costituiti  da  almeno 60 ore di attivita' didattica) da
quotarsi  in  crediti  didattici  (se   vengono   corrispondentemente
attivati   coerenti   moduli   della   stessa  area,  che  completino
l'annualita') oppure da quotarsi direttamente in voti d'esame;
   corsi di insegnamento integrati, formati dal coordinato apporto di
piu'  moduli  didattici,  che  sommati  sono  corrispondenti  a   una
annualita' (120 ore);
   laboratori (costituiti da 180 ore di attivita' didattiche).
  Il  corso  di insegnamento integrato e' costituito come un corso di
insegnamento monodisciplinare, ma le lezioni sono  svolte  in  moduli
coordinati  di  almeno  trenta ore ciascuno. Il corso di insegnamento
integrato e' svolto complessivamente  da  due,  o  al  piu'  da  tre,
professori ufficiali che faranno parte della commissione d'esame.
  L'integrazione puo' riguardare sia la stessa area disciplinare, sia
aree disciplinari differenti.
  I  laboratori  sono strutture didattiche destinate allo svolgimento
di attivita' teorico-pratiche (comprensive di  esercitazioni,  visite
tecniche,  attivita'  guidate,  prove  di  accertamento, correzione e
discussione di elaborati, ecc.) che hanno per fine la conoscenza,  la
cultura, la pratica e l'esercizio del progetto.
  Ogni  laboratorio  e'  caratterizzato  da  una specifica disciplina
presa nelle aree che definiscono i laboratori medesimi; ad essa  sono
assegnate  120  delle 180 ore complessive, mentre le altre 60 ore, al
fine di garantire il  carattere  interdisciplinare  del  laboratorio,
saranno utilizzate da insegnamenti di altre aree disciplinari; scelti
dal  consiglio  di  facolta' sulla base di programmi pluriennali e su
proposta  dei  docenti  responsabili  dei  laboratori;  in  caso   di
particolari esigenze didattiche, le 60 ore potranno essere utilizzate
con contributi offerti anche dal settore disciplinare caratterizzante
il  laboratorio.  Delle  attivita' del laboratorio e' responsabile un
docente di ruolo, titolare di  uno  dei  settori  caratterizzanti  il
laboratorio.
  L'attivita'  del  laboratorio si conclude con una prova d'esame, ad
eccezione  del  laboratorio  di  sintesi  finale,  come  di   seguito
specificato.
  Della  commissione  d'esame  fanno  parte tutti i docenti che hanno
svolto insegnamento nel laboratorio medesimo.
  Per assicurare  una  idonea  assistenza  didattica,  anche  secondo
quanto  previsto  dalla raccomandazione CEE, di cui al punto 1, comma
2, nei  laboratori  e'  assicurato  un  rapporto  personalizzato  tra
discenti  e docenti tale da consentire il controllo individuale della
pratica del progetto; pertanto non potranno essere ammessi piu' di 50
allievi per ogni laboratorio.
  Tali laboratori sono:
   laboratorio di progettazione architettonica  -  caratterizzato  da
discipline dell'area I;
   laboratorio  di  restauro dei monumenti - caratterizzato da disci-
pline dell'area III;
  laboratorio di costruzione dell'architettura  -  caratterizzato  da
discipline delle aree IV e V;
   laboratorio  di progettazione urbanistica - caratterizzato da dis-
cipline dell'area VIII;
   laboratorio di sintesi finale.
  Nel laboratorio di  sintesi  finale  lo  studente  e'  guidato,  in
accordo  al proprio piano di studi, attraverso l'apporto di piu' dis-
cipline alla matura  e  completa  preparazione  di  un  progetto  nei
diversi campi dell'applicazione professionale.
  L'apporto  interdisciplinare  al laboratorio di sintesi finale deve
essere assicurato da un collegio di professori  ufficiali  delle  di-
verse  aree,  i quali guidano e verificano, per la materia di propria
competenza, la effettiva maturazione e completezza del  lavoro  dello
studente.  In  particolare,  dovranno  essere  forniti  gli strumenti
analitici, storici e teorici, per una preparazione del  progetto  che
affianchi  alle  necessarie  cognizioni  tecniche  e metodologiche la
consapevolezza critica dei valori  trasmessi  dal  territorio,  dalla
citta' e dall'architettura.
  I  laboratori  di sintesi finale vengono istituiti dal consiglio di
facolta', che ne definisce la correlazione con la tesi di laurea.
  Il laboratorio di sintesi finale non prevedono un esame di profitto
ma rilasciano una ammissione all'esame  di  laurea,  certificata  dai
docenti che hanno condotto il laboratorio frequentato dallo studente.
  Alcuni  segmenti  dell'attivita'  didattica pratica potranno essere
svolti anche presso qualificate strutture degli istituti  di  ricerca
scientifica,  nonche'  dei  reparti  di ricerca e sviluppo di enti ed
imprese  pubbliche   o   private   operanti   nei   diversi   settori
dell'architettura, previa stipula di apposite convenzioni.
  Su  delibera  del consiglio di facolta', le attivita' didattiche di
cui al comma precedente sono quotate in crediti sino alla concorrenza
massima di una annualita'.
  Art. 116 (Corsi integrati). - Il  consiglio  di  facolta'  delibera
annualmente   circa   l'attivazione   e  la  composizione  dei  corsi
integrati.
  Caratterizzano comunque  il  corso  di  laurea  in  architettura  i
seguenti corsi integrati:
    a)  corso integrato di scienze analitiche per l'architettura e la
citta';
    b) corso integrato di teoria dell'architettura.
  Il corso integrato di scienze analitiche per  l'architettura  e  la
citta', da articolare in una o piu' annualita' o mezze annualita', ha
per   fine   lo   studio  dell'architettura  e  della  citta',  nella
complessita' dei  segni  e  delle  stratificazioni  storiche  che  li
caratterizzano,  mediante  tecniche  di  indagine  che  preparino  lo
studente ad una conoscenza scientifica del costruito.
  Il secondo corso integrato ha per fine di aprire agli  studenti  le
problematiche     teoriche    dell'architettura    afferenti    anche
all'estetica, alla psicologia della forma, al rapporto  col  pensiero
filosofico,   con   le  scienze  umane,  ecc.,  nonche'  alle  teorie
specifiche della progettazione architettonica.
  Art.  117  (Strutture  di  ricerca).  -  Il  corso  di  laurea   in
architettura  promuove  e  istituisce apposite strutture scientifiche
che abbiano lo scopo di fornire sussidi di alta tecnologia agli studi
e alle ricerche nei diversi campi disciplinari della  sperimentazione
e   dell'analisi   dell'architettura,  oltre  che  il  supporto  alla
didattica mediante stages, servizi di  informazione  ed  elaborazione
dati, corsi intensivi, ecc.
  Art.   118   (Articolazione   dei   curricula).   -   I  tre  cicli
dell'attivita' didattica di cui all'art. 5 sono  cosi'  definiti  per
finalita' e impegno globale di ore:
I ciclo: formazione di base (monte ore minimo 1800).
  Alla  fine  del primo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso
le verifiche di profitto,  di  conoscere  gli  elementi  fondamentali
teorici e tecnici delle diverse aree disciplinari che concorrono alla
formazione  dell'architetto.  Deve  saper  pervenire, inoltre, ad una
prima sintesi di  progetto  nei  suoi  aspetti  estetici,  tecnici  e
funzionali.
II ciclo: formazione scientifico-tecnica e professionale (monte ore
   minimo 1920).
  Alla fine del secondo ciclo lo studente deve dimostrare, attraverso
le  verifiche di profitto, di aver maturato una adeguata preparazione
tecnica, teorica e storica, e di  essere  in  grado  di  pervenire  a
progetti esecutivi nei campi dell'architettura, dell'urbanistica, del
restauro   architettonico,   delle   tecnologie   e   delle  tecniche
costruttive.
III ciclo: approfondimenti tematici e disciplinari coerenti con i
   percorsi  didattici  e  pratica  del  progetto   nell'ambito   del
   laboratorio  di  sintesi  finale, tesi di laurea (monte ore minimo
   780).
  La   definizione   del   tipo  di  insegnamento,  delle  discipline
obbligatorie (e relative annualita' o frazioni  di  essa  concorrenti
alla  formazione  di  una annualita') e della loro collocazione negli
anni di corso risulta determinata per  ciascun  ciclo  nel  manifesto
degli  studi.  Valgono  le seguenti norme generali per quanto attiene
alla propedeuticita' e al passaggio ad un ciclo successivo.
  Per gli insegnamenti delle aree I, IV, VI, X, XI  lo  studente  non
puo'  sostenere  l'esame  degli  insegnamenti  collocati alla seconda
annualita'  di  ogni  ciclo  se  non  ha   superato   l'esame   degli
insegnamenti  obbligatori  della  medesima  area collocati alla prima
annualita'.
  Lo  studente  non  puo'  sostenere   l'esame   degli   insegnamenti
obbligatori  dell'area I collocati al secondo anno del I ciclo se non
ha superato gli insegnamenti obbligatori dell'area II e XI del  primo
anno del I ciclo.
  Lo   studente   non   puo'  sostenere  l'esame  degli  insegnamenti
obbligatori dell'area I collocati al II ciclo se non ha superato  gli
insegnamenti obbligatori delle aree IV e V del I ciclo.
  Lo   studente   non   puo'  sostenere  l'esame  degli  insegnamenti
obbligatori dell'area IX collocati al I ciclo se non ha superato  gli
insegnamenti obbligatori dell'area X del primo anno del I ciclo.
  Lo   studente   non   puo'  sostenere  l'esame  degli  insegnamenti
obbligatori dell'area IV, VI collocati al secondo anno del I ciclo se
non ha superato gli insegnamenti obbligatori dell'area  X  del  primo
anno del I ciclo.
  Lo   studente   non   puo'  sostenere  l'esame  degli  insegnamenti
obbligatori dell'area IV, VI collocati al II ciclo se non ha superato
gli insegnamenti obbligatori dell'area X del I ciclo.
  Lo studente non puo' sostenere l'esame di laboratorio  di  restauro
dei  monumenti  se  non  ha  superato  gli  insegnamenti  obbligatori
dell'area XI del primo anno del II ciclo.
Passaggio al II ciclo.
  Non si puo' passare dal I al II ciclo se non si sono superati tutti
gli esami dei laboratori e inoltre:
   le discipline dell'area II collocate nel primo anno del I ciclo;
   le discipline dell'area IV collocate al I ciclo;
   le discipline dell'area VI collocate al I ciclo;
   una annualita' tra le aree VIII e IX;
   una annualita' dell'area X;
   una annualita' dell'area XI.
Passaggio al III ciclo.
  Non si puo' passare dal II al III ciclo se  non  si  sono  superati
tutti  gli  esami  del  II  ciclo  e  inoltre  tutti  gli  esami  dei
laboratori.
Conoscenza della lingua inglese.
  Durante il I ciclo lo  studente  dovra'  dimostrare  la  conoscenza
almeno  della  lingua inglese, attestata dal superamento di una prova
di accertamento secondo le modalita' stabilite  nel  manifesto  degli
studi.
  Art.  119  (Ammissione all'esame di laurea). - Per essere ammesso a
sostenere l'esame di laurea lo studente dovra':
    a) aver seguito con esito positivo almeno 32 annualita',  secondo
le  modalita'  richiamate  al  comma  1 del precedente art. 4, per un
totale di almeno 4500 ore di attivita' didattica complessiva;
    b)  aver  ricevuto  la  certificazione di ammissione all'esame di
laurea rilasciata da uno dei laboratori di sintesi finale.
  L'esame di laurea consiste:
   1) nella discussione del lavoro  predisposto  nel  laboratorio  di
sintesi finale;
   2)  nella  discussione  di una tesi elaborata sotto la guida di un
docente relatore. Tale tesi puo'  avere  indifferentemente  carattere
teorico o sperimentale.
  Art.  120 (Manifesto degli studi). - All'atto della predisposizione
del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta' definisce
il piano di studi ufficiale del  corso  di  laurea  in  architettura,
comprendente  la  denominazione  degli  insegnamenti  da attivare, in
accordo al secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
    a) delibera in merito al numero dei posti  a  disposizione  degli
iscritti  al  primo  anno,  secondo  quanto  previsto dall'art. 3 del
presente statuto e stabilisce i criteri per le prove di ammissione;
    b) delibera in merito alle discipline attraverso le  quali  viene
sviluppato   il   corso   di   laurea,   rispettando   il   contenuto
dell'ordinamento nazionale (tabella XXX, art. 2) e  stabilisce  quali
di esse debbano considerarsi obbligatorie;
    c)   delibera   in   merito   alla   organizzazione   dei   corsi
monodisciplinari e/o integrati, nonche' dei laboratori  e  dei  corsi
che  ne  fanno  parte,  secondo  percorsi  didattici  coerenti di cui
vengono formalizzati i criteri di impostazione e le  finalita'  form-
ative,  purche'  nel  rispetto  dei  vincoli fissati dall'ordinamento
nazionale (tabella XXX, art. 2);
    d) stabilisce i corsi ufficiali di insegnamento (monodisciplinari
o integrati) che costituiscono le singole annualita' nel rispetto dei
vincoli fissati dal presente statuto;
    e) definisce l'articolazione dei moduli didattici coordinati, dei
corsi  monodisciplinari,  dei   corsi   integrati,   e   delle   loro
corrispondenze a frazioni di annualita' o di annualita' piene; fissa,
di  concerto  con  gli organi di governo dell'Universita', il termine
entro il quale  lo  studente  deve  presentare  il  piano  di  studio
prescelto;
    f) ripartisce il monte ore di ciascuna area fra le annualita' che
vi  afferiscono, precisando per ogni corso la frazione destinata alle
attivita' teorico-pratiche;
    g) fissa la frazione temporale delle discipline afferenti ad  una
medesima annualita' integrata;
    h) istituisce i laboratori di sintesi finale, indicando le disci-
pline  che  ne fanno parte e stabilendo i criteri di una correlazione
tra i contenuti dei laboratori e la scelta della tesi  di  laurea  da
parte dello studente;
    i)   delibera   in   merito   all'eventuale  completamento  delle
propedeuticita' e al numero  delle  annualita'  di  cui  lo  studente
dovra'  avere  ottenuto  l'attestazione  di  frequenza  e superato il
relativo esame a statuto, al fine dell'iscrizione all'anno  di  corso
successivo;
  Per  quanto  riguarda  il  monte delle ore attribuite, il manifesto
degli studi definisce univocamente quante e quali ore  sono  dedicate
ai  corsi  monodisciplinari,  ai  corsi  integrati  e  ai laboratori,
nonche'  quante  e  quali  ore  a  ciascun   modulo;   inoltre   deve
specificare,  pure  univocamente, la titolarizzazione di ogni corso o
modulo.
 
 
  Art.  121. - Elenco dei settori scientifico-disciplinari contenenti
le discipline  attivabili  presso  la  facolta'  di  architettura  di
Genova.
  A01C - Geometria:
   geometria;
   geometria algebrica;
   geometria combinatoria;
   geometria descrittiva;
   geometria differenziale;
   geometria e algebra;
   geometria superiore;
   istituzioni di geometria superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica discreta;
   spazi analitici;
   topologia;
   topologia algebrica;
   topologia differenziale.
  A02A - Analisi matematica:
   analisi armonica;
   analisi convessa;
   analisi funzionale;
   analisi matematica;
   analisi non lineare;
   analisi superiore;
   biomatematica;
   calcolo delle variazioni;
   equazioni differenziali;
   istituzioni di analisi matematica;
   istituzioni di analisi superiore;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   teoria dei numeri;
   teoria delle funzioni;
   teoria matematica dei controlli.
 A02B - Probabilita' e statistica matematica:
   biomatematica;
   calcolo delle probabilita';
   calcolo delle probabilita' e statistica matematica;
   filtraggio e controllo stocastico;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi probabilistici, statistici e processi stocastici;
   processi stocastici;
   statistica matematica;
   teoria dei giochi;
   teoria dell'affidabilita';
   teoria delle code;
   teorie delle decisioni.
  A03X - Fisica matematica:
   biomatematica;
   equazioni differenziali della fisica matematica;
   fisica matematica;
   istituzioni di fisica matematica;
   istituzioni di matematiche;
   matematica;
   matematica applicata;
   meccanica analitica;
   meccanica del continuo;
   meccanica razionale;
   meccanica razionale con elementi di meccanica statistica;
   meccanica superiore;
   metodi e modelli matematici per le applicazioni;
   metodi geometrici della fisica matematica;
   metodi matematici e statistici;
   metodi matematici per l'ingegneria;
   propagazione ondosa;
   sistemi dinamici;
   stabilita' e controlli;
   teorie relativistiche.
  A04A - Analisi numerica:
   analisi numerica;
   biomatematica;
   calcolo numerico;
   calcolo parallelo;
   calcolo numerico e programmazione;
   istituzioni di matematiche;
   laboratorio di programmazione e calcolo;
   matematica;
   matematica applicata;
   matematica computazionale;
   metodi di approssimazione;
   metodi matematici e statistici;
   metodi numerici per la grafica;
   metodi numerici per l'ingegneria;
   metodi numerici per l'ottimizzazione.
  A04B - Ricerca operativa:
   grafi e reti di flusso;
   metodi e modelli per il supporto alle decisioni;
   metodi e modelli per la logistica;
   metodi e modelli per l'organizzazione e la gestione;
   metodi e modelli per la pianificazione economica;
   metodi e modelli per la pianificazione territoriale;
   modelli di sistemi di produzione;
   modelli di sistemi di servizio;
   ottimizzazione;
   ottimizzazione combinatoria;
   programmazione matematica;
   ricerca operativa;
   tecniche di simulazione;
   teoria dei giochi.
  B01A - Fisica generale:
   fisica generale.
  B01B - Fisica:
   archeometria;
   fisica;
   laboratorio di fisica.
  C06X - Chimica:
   chimica.
  D02A - Geografia Fisica e geomorfologia:
   cartografia tematica (settore D02A);
   geografia fisica;
   geologia ambientale (settore D02A);
   geomorfologia applicata.
  D03B - Petrologia e petrografia:
   conservazione dei monumenti lapidei.
  E03B - Ecologia:
   ecologia applicata.
  E22A - Igiene generale ed applicata:
   igiene ambientale.
  H01B - Costruzioni idrauliche:
   protezione idraulica del territorio.
  H02X - Ingegneria sanitaria-ambientale:
   fenomeni di inquinamento e controllo della qualita' dell'ambiente;
   ingegneria sanitaria-ambientale.
  H04X - Trasporti:
   pianificazione dei trasporti;
   trasporti urbani e metropolitani.
 H05X - Topografia e cartografia:
   cartografia numerica;
   cartografia tematica ed automatica;
   fotogrammetria;
   fotogrammetria applicata;
   geodesia;
   misure geodetiche;
   rilevamenti speciali per l'ambiente e il territorio;
   tecniche di fotointerpretazione;
   tecniche topografiche di precisione;
   telerilevamento;
   topografia;
   topografia agraria e forestale;
   topografia e cartografia;
   trattamento delle osservazioni.
  H06X - Geotecnica:
   dinamica delle terre e delle rocce;
   fondamenti di geotecnica;
   fondazioni;
   geotecnica.
  H07A - Scienza delle costruzioni:
   calcolo anelastico e a rottura delle strutture;
   dinamica delle strutture;
   instabilita' delle strutture;
   interazione ambiente-strutture;
   la scienza delle costruzioni nel suo sviluppo storico;
   meccanica computazionale delle strutture;
   meccanica dei materiali e della frattura;
   meccanica dei solidi;
   ottimizzazione e identificazione delle strutture;
   scienza delle costruzioni;
   sicurezza e affidabilita' delle costruzioni;
   sperimentazione dei materiali, dei modelli e delle strutture;
   statica;
   statica e stabilita' delle costruzioni murarie e monumentali;
   teoria delle strutture.
  H07B - Tecnica delle costruzioni:
   calcolo automatico delle strutture;
   costruzioni in muratura e costruzioni in legno;
   costruzioni in zona sismica;
   problemi strutturali dei monumenti e dell'edilizia storica;
   progetto di strutture;
   riabilitazione strutturale;
   sperimentazione, collaudo e controllo delle costruzioni;
   strutture di fondazione;
   strutture prefabbricate;
   strutture speciali;
   tecnica delle costruzioni;
   teoria e progetto dei ponti;
   teoria e progetto delle costruzioni in acciaio;
   teoria   e   progetto   delle   costruzioni  in  c.a.  e  in  c.a.
precompresso;
   teoria e tecniche costruttive nel loro sviluppo storico.
  H09A - Tecnologia dell'architettura:
   cultura tecnologica della progettazione;
   materiali progettazione di elementi costruttivi;
   progettazione ambientale;
   progettazione di sistemi costruttivi;
   progettazione esecutiva dell'architettura;
   progettazione tecnologica assistita;
   riqualificazione tecnologica e manutenzione edilizia;
   tecnologia dell'architettura;
   tecnologie dei sistemi impiantistici;
   tecnologie dei sistemi strutturali;
   tecnologie del recupero edilizio;
   tecnologie di protezione e ripristino ambientale;
   tecnologie per ambienti in condizioni estreme;
   tecnologie per l'igiene edilizia ed ambientale.
  H09B - Tecnologie della produzione edilizia:
   controllo della qualita' edilizia;
   costruzione delle opere di architettura;
   normazione e unificazione edilizia;
   organizzazione del processo edilizio;
   patologia e degrado delle costruzioni;
   procedimenti e metodi della manutenzione edilizia;
   processi e metodi della produzione edilizia;
   produzione edilizia e tecnologie per i Paesi in via di sviluppo;
   programmazione e organizzazione della produzione;
   sperimentazione tecnologica e certificazione;
   tecniche di valutazione e controllo dell'ambiente costruito;
   tecnologie della produzione edilizia;
   teorie e storia della tecnologia edilizia.
 H09C - Disegno industriale:
   controllo di qualita' dell'oggetto d'uso;
   disegno industriale;
   disegno industriale nei sistemi di trasporto;
   disegno industriale per la comunicazione visiva;
   disegno industriale per la nautica;
   ergonomia applicata al disegno industriale;
   materiali e componenti per il disegno industriale;
   materiali e componenti per l'arredo urbano;
   morfologia dei componenti;
   processi e metodi della produzione dell'oggetto d'uso;
   requisiti ambientali del prodotto industriale;
   sperimentazione di sistemi e componenti;
   teorie e storia del disegno industriale.
  H10A - Composizione architettonica e urbana:
   analisi della morfologia urbana e delle tipologie edilizie;
   architettura di grandi complessi e di opere infrastrutturali;
   architettura e composizione architettonica;
   architettura sociale;
   caratteri distributivi degli edifici;
   caratteri tipologici e morfologici dell'architettura;
   composizione architettonica;
   composizione e progettazione urbana;
   progettazione architettonica;
   progettazione architettonica assistita;
   progettazione architettonica per il recupero degli edifici;
   progettazione architettonica per il recupero urbano;
   teorie e tecniche della progettazione architettonica;
   teorie della ricerca architettonica contemporanea.
  H10B - Architettura del paesaggio e del territorio:
   architettura dei giardini e dei parchi;
   architettura del paesaggio;
   architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali;
   arte dei giardini;
   pianificazione dei parchi naturali;
   pianificazione paesistica di impianti speciali;
   progettazione del paesaggio;
   progettazione delle zone a parco nelle aree urbane;
   riqualificazione del paesaggio;
   tecniche di progettazione delle aree verdi;
   teorie della progettazione del paesaggio.
 H10C - Architettura degli interni e allestimento:
   allestimento;
   architettura degli interni;
   arredamento;
   decorazione;
   museografia;
   progettazione del prodotto d'arredo;
   scenografia;
   teorie e storia dell'arredamento e degli oggetti d'uso.
  H11X - Disegno:
   cartografia tematica per l'architettura e per l'urbanistica;
   disegno;
   disegno automatico;
   disegno dell'architettura;
   disegno edile;
   fondamenti e applicazioni di geometria descrittiva;
   grafica;
   percezione e comunicazione visiva;
   rappresentazione del territorio e dell'ambiente;
   rilevamento fotogrammetrico dell'architettura;
   rilievo dell'architettura;
   rilievo urbano e ambientale;
   tecniche della rappresentazione;
   teoria e storia dei metodi di rappresentazione;
   unificazione grafica per la rappresentazione.
  H12X - Storia dell'architettura:
   storia del giardino e del paesaggio;
   storia dell'architettura;
   storia dell'architettura antica;
   storia dell'architettura bizantina e islamica;
   storia dell'architettura contemporanea;
   storia dell'architettura medioevale;
   storia dell'architettura moderna;
   storia dell'urbanistica;
   storia dell'urbanistica antica e medioevale;
   storia dell'urbanistica moderna e contemporanea;
   storia della citta' e del territorio;
   storia della critica e della letteratura architettonica;
   storia della rappresentazione dello spazio architettonico;
   storia delle tecniche architettoniche;
   storia e metodi di analisi dell'architettura.
 H13X - Restauro:
   cantieri per il restauro architettonico;
   caratteri costruttivi dell'edilizia storica;
   conservazione dei materiali nell'edilizia storica;
   conservazione   e   riqualificazione   tecnologica  degli  edifici
storici;
   consolidamento degli edifici storici;
   degrado e diagnostica dei materiali nell'edilizia storica;
   restauro archeologico;
   restauro architettonico;
   restauro dei monumenti;
   restauro dei parchi e dei giardini storici;
   restauro urbano;
   tecnica del restauro architettonico;
   tecnica del restauro urbano;
   teorie e storia del restauro.
  H14A - Tecnica e pianificazione urbanistica:
   analisi dei sistemi urbani e territoriali;
   analisi e valutazione ambientale;
   gestione urbana;
   ingegneria del territorio;
   pianificazione e gestione delle aree metropolitane;
   pianificazione territoriale;
   politiche urbane e territoriali;
   tecnica urbanistica;
   tecniche di analisi urbane e territoriali;
   tecniche di valutazione e di programmazione urbanistica;
   teorie della pianificazione territoriale.
  H14B - Urbanistica:
   analisi della citta' e del territorio;
   fondamenti di urbanistica;
   progettazione del territorio;
   progettazione urbanistica;
   recupero e riqualificazione ambientale, urbana e territoriale;
   tecniche di progettazione urbanistica;
   teorie dell'urbanistica;
   urbanistica.
  H15X - Estimo:
   economia ed estimo ambientale;
   economia ed estimo civile;
   economia ed estimo industriale;
   estimo;
   estimo aeronautico;
   estimo e contabilita' dei lavori;
   estimo ed esercizio professionale;
   estimo navale;
   fondamenti di economia ed estimo;
   valutazione economica dei piani territoriali ed urbanistici;
   valutazione economica dei progetti.
  I01A - Architettura navale:
   geometria dei galleggianti;
   progetto della nave.
  I01B - Costruzioni navali e marine:
   allestimento navale;
   imbarcazioni da diporto;
   tecnologia delle costruzioni navali.
  I05B - Fisica tecnica ambientale:
   acustica applicata;
   climatologia dell'ambiente costruito;
   energie rinnovabili per uso termico;
   fisica tecnica (settore I05B);
   fisica tecnica ambientale;
   gestione dei servizi energetici;
   gestione delle risorse energetiche nel territorio;
   illuminotecnica;
   impianti speciali di climatizzazione;
   impianti tecnici;
   misure fisico-tecniche e regolazioni;
   modelli per il controllo ambientale;
   sistemi energetici integrati;
   tecnica del controllo ambientale;
   termofisica dell'edificio.
  I08A - Progettazione meccanica e costruzione di macchine:
   comportamento meccanico dei materiali;
   tecnica delle costruzioni meccaniche.
  I09X - Disegno e metodi dell'ingegneria industriale:
   disegno di macchine;
   disegno tecnico industriale;
   elaborazione dell'immagine per la progettazione industriale;
   fondamenti e metodi della progettazione industriale;
   modellazione geometrica delle macchine;
   normazione industriale e ingegnerizzazione.
  I10X - Tecnologie e sistemi di lavorazione:
   gestione industriale della qualita';
   macchine utensili;
   processi di produzione robotizzati;
   produzione assistita da calcolatore;
   programmazione e controllo della produzione;
   sistemi integrati di produzione;
   studi di fabbricazione;
   tecnologie dei materiali non convenzionali;
   tecnologie generali dei materiali;
   tecnologie speciali.
  I11X - Impianti industriali meccanici:
   ergotecnica;
   gestione della produzione industriale;
   sistemi di produzione automatizzati;
   tecnologie industriali.
  I13X - Metallurgia:
   interazione metallo-ambiente;
   materiali metallici;
   tecnologia dei materiali metallici.
  I14A - Scienza e tecnologia dei materiali:
   analisi strumentale e controllo dei materiali;
   chimica  e  tecnologia  del  restauro  e  della  conservazione dei
materiali;
   scienza dei materiali;
   scienza e tecnologia dei materiali;
   scienza e tecnologia dei vetri;
   tecnologia dei materiali e chimica applicata;
   tecnologia e chimica applicate alla tutela dell'ambiente.
  I14B - Materiali macromolecolari:
   ingegneria dei materiali macromolecolari;
   materie plastiche;
   processi e tecnologie di produzione di  plastomeri,  elastomeri  e
fibre;
   scienza e tecnologia dei materiali polimerici.
 I27X - Ingegneria economico-gestionale:
   economia dei sistemi industriali;
   economia del cambiamento tecnologico;
   economia ed organizzazione aziendale;
   gestione dell'innovazione e dei progetti;
   marketing industriale;
   pianificazione e organizzazione della ricerca e dello sviluppo;
   strategia e sistemi di pianificazione.
  K05A - Sistemi di elaborazione delle informazioni:
   fondamenti di informatica;
   informatica industriale;
   robotica;
   sistemi per la progettazione automatica;
   teoria e tecniche di elaborazione della immagine.
  K05B - Informatica:
   basi di dati e sistemi informativi;
   informatica applicata;
   laboratorio di informatica;
   linguaggi di programmazione;
   sistemi di elaborazione dell'informazione.
  L03B - Archeologia classica:
   archeologia e storia dell'arte greca e romana;
   storia dell'archeologia;
   topografia antica.
  L03C - Archeologia cristiana:
   archeologia cristiana;
   epigrafia ed antichita' cristiane;
   iconologia cristiana.
  L03D - Archeologia medievale:
   archeologia medievale;
   epigrafia medievale;
   storia degli insediamenti tardo-antichi e medievali;
   topografia medievale.
  L25A - Storia dell'arte medievale:
   istituzioni di storia dell'arte;
   storia del disegno e dell'incisione.
  L25B - Storia dell'arte moderna:
   iconografia ed iconologia;
   letteratura artistica;
   storia dell'arte moderna.
 L25C - Storia dell'arte contemporanea:
   storia dell'arte contemporanea;
   storia delle arti decorative e industriali.
  L25D - Museologia e critica artistica e del restauro:
   psicologia dell'arte;
   semiologia delle arti;
   storia delle tecniche artistiche.
  M05X - Discipline demoetnoantropologiche:
   antropologia culturale;
   storia della cultura materiale.
  M06A - Geografia:
   geografia;
   geografia culturale;
   geografia del paesaggio e dell'ambiente;
   geografia regionale;
   geografia sociale;
   geografia storica;
   geografia umana;
   geografia urbana;
   geografia urbana e regionale.
  M06B - Geografia economico-politica:
   cartografia;
   cartografia tematica per geografi;
   geografia politica ed economica;
   geografia urbana e organizzazione territoriale;
   politica dell'ambiente;
   organizzazione e pianificazione del territorio.
  M07D - Estetica:
   estetica;
   storia dell'estetica moderna.
  M07E - Filosofia del linguaggio:
   semiologia;
   semiotica;
   teoria dei linguaggi formali.
  M08E - Storia della scienza:
   storia della scienza;
   storia della tecnica.
  M10A - Psicologia generale:
   psicologia della percezione.
 M11B - Psicologia sociale:
   psicologia delle comunicazioni (sociali).
  N05X - Diritto amministrativo:
   diritto urbanistico;
   legislazione dei beni culturali;
   legislazione delle opere pubbliche e dell'edilizia.
  P01B - Economia politica:
   economia politica;
   istituzioni di economia (settore I01B).
  P01C - Scienza delle finanze:
   economia dei beni e delle attivita' culturali;
   economia dell'ambiente;
   economia della spesa pubblica;
   economia delle istituzioni;
   economia pubblica;
   finanza degli enti locali.
  P01I - Economia dei settori produttivi:
   economia del settore dei trasporti;
   economia delle attivita' terziarie;
   economia delle fonti di energia;
   economia delle forme di mercato;
   economia dell'impresa;
   economia dell'innovazione;
   economia industriale;
   politica economica.
  P01J - Economia territoriale:
   economia dei trasporti;
   economia del territorio;
   economia del turismo;
   economia delle grandi aree geografiche;
   economia regionale;
   economia urbana;
   pianificazione economica territoriale;
   politica economica regionale.
 P02A - Economia aziendale:
   economia aziendale;
   programmazione e controllo.
  P02B - Economia e gestione delle imprese:
   economia della pubblicita' e della comunicazione aziendale;
   economia e gestione dell'innovazione aziendale;
   economia e gestione delle imprese;
   marketing.
  P02C - Organizzazione aziendale:
   organizzazione della produzione;
   organizzazione delle aziende industriali.
  Q05A - Sociologia generale:
   metodologia e tecnica della ricerca sociale;
   sistemi sociali comparati;
   politica sociale;
   sociologia;
   storia del pensiero sociologico;
   teoria e metodi della pianificazione sociale.
  Q05B - Sociologia dei processi culturali e comunicativi:
   sociologia della comunicazione;
   sociologia della conoscenza;
   sociologia dell'arte e della letteratura;
   sociologia delle comunicazioni di massa;
   tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria dell'informazione;
   teoria e tecniche della comunicazione pubblica;
   teoria e tecniche delle comunicazioni di massa.
  Q05D - Sociologia dell'ambiente e del territorio:
   sociologia dell'ambiente;
   sociologia urbana;
   sociologia urbana e rurale.
  S01B - Statistica per la ricerca sperimentale:
   antropometria;
   metodi statistici di controllo della qualita';
   teoria e metodi statistici dell'affidabilita'.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Genova, 20 ottobre 1993
                                                           Il rettore